Sa Festa Manna Sant'Antioco Martire

Celebrazione festa di Sant'Antioco

La cosiddetta “Festa Manna” (la Grande Festa) che si celebra quindici giorni dopo Pasqua, la “sagra” estiva, il 1 agosto, l’anniversario dedicazione della chiesa e il 13 novembre, ricorrenza della morte del Santo.

SA FESTA MANNA (FESTA DEL PATRONO:  15 giorni dopo PASQUA

ANNIVERSARIO DEDICAZIONE DELLA CHIESA: 1° AGOSTO

DIES NATALIS (memoria liturgica): 13 NOVEMBRE

LA SAGRA DI SANT'ANTIOCO MARTIRE

Patrono della Sardegna

L’inizio della festa di S.Antioco forse risale al XI o XII secolo, ma in realtà è del 1360 il più antico documento conosciuto. In quell’anno, infatti, si accese una disputa tra il vescovo di S.Antioco e il conte Ramon d’Ampurias, luogotenente del futuro Re Alfonso, riguardante diversi benefici concessi dal re alla famiglia del conte, quali ad esempio il controllo di alcuni territori della curatoria del Sulcis e, inoltre, i diritti sulla pesca e sul vino di San Giovanni Suergiu e di Sant’Antioco; durante la Festa di S.Antioco del 1360 si avviò una contesa proprio a causa della vendita del vino, che si risolse a favore di Ramon d’Ampurias.

Questo importantissimo documento, custodito all’Archivio della Corona d’Aragona di Barcellona, ci consente di anticipare la festa di 106 anni; infatti la Sagra del 2011 anziché essere alla 546ª edizione, arriva addirittura alla 652ª.

Questo sottolinea come, anche se già noto in precedenza, la Sagra di S.Antioco sia non solo la sagra più antica in Sardegna, ma probabilmente la più vecchia di tutta Europa.

7500
a.c.

Fondazione SULCI (fenici)

1270
d.c.

catacombale sottereanee

4840
d.c.

Anno della fondazione

Nel corso dei secoli, altre importanti attestazioni dimostrano lo svolgimento continuo dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono; ad esempio il documento del 1466, rinvenuto presso l’Archivio di Stato di Torino, oppure il manoscritto “Process de miracles del glorioso S.Antiogo” del 1593, nel quale si rileva il grande afflusso di uomini, donne, carri e cavalli che giungevano in pellegrinaggio da tutto il Regno per rendere omaggio al glorioso Santo.

A dimostrazione della continuità nella celebrazione dei festeggiamenti e dell’importanza che la solennità assumeva per i fedeli possiamo citare la festa che si svolse nel 1615 in occasione del ritrovamento delle reliquie del Santo nella sua cripta, ai festeggiamenti parteciparono: 4125 cavalli, 3000 traccas, 100 carri scoperti, 4000 carrettieri, 350 barche ed erano presenti ben 39000 persone, giunte da tutta la Sardegna, dalla Spagna e dalla Corsica, nonché 2383 sacerdoti e ogni giorno furono celebrate circa 800 messe.

 

Attualmente con la Sagra di S.Antioco è ancora possibile respirare l’aria di festa e devozione che l’ha sempre caratterizzata nel corso dei secoli, facendo sentire forte la tradizione che lega i devoti con il Santo Patrono di tutta la Sardegna.

La consuetudine pone l’inizio delle celebrazioni nella processione de “is coccois”, che si celebra il sabato precedente la festa, in cui le donne del paese offrono pani riccamente decorati al beato Antioco.

 

In passato l’offerta del pane era accompagnata da richieste di diverso genere al Santo, come liberazioni da disgrazie imminenti ma soprattutto guarigioni; questa tradizione si intensificò probabilmente nel periodo della guerra, in quanto S.Antioco divenne protettore dei soldati al fronte; le mogli, le madri e le sorelle offrivano il pane con la richiesta di farli rientrare sani e salvi in patria.

Il giorno più importante è, però sicuramente il lunedì, giorno in cui si svolge la solenne processione, caratterizzata dalla partecipazione delle autorità religiose e civili che accompagnano non solo il simulacro, ma anche il reliquiario d’argento che custodisce il cranio del venerabile S.Antioco.

Le strade del paese vengono riccamente decorate con bandierine, nei colori bianco e rosso a ricordare rispettivamente la santità e il martirio, con nastri, ghirlande di fiori, tendaggi ricamati e petali che vengono sistemati a ricoprire tutte le strade del paese prima del passaggio del simulacro e della reliquia.

Partecipano numerosi cavalieri e carri, mentre i gruppi folkloristici, provenienti da tutte le zone della Sardegna e vestiti nei tipici costumi del proprio paese, rendono omaggio al Santo con canti e inni durante la processione; i festeggiamenti, poi, continuano dopo il rientro del simulacro in Basilica, con musica e canti della tradizione sarda.

La solennità, infine, si conclude il martedì con l’intimo raccoglimento della comunità intorno alla tomba di S.Antioco per la celebrazione delle Sante Messe; tradizionalmente in questo giorno si onora anche S. Rosa, madre di S.Antioco.

Celebrazione festa di Sant'Antioco

La cosiddetta “Festa Manna” (la Grande Festa) che si celebra quindici giorni dopo Pasqua, l’edizione estiva, il 1 agosto e il 13 novembre, ricorrenza della morte del Santo.

SA FESTA MANNA:  15 giorni dopo PASQUA

ANNIVERSARIO DEDICAZIONE DELLA CHIESA: 1° AGOSTO

DIES NATALIS (memoria liturgica): 13 NOVEMBRE

INFO AGGIUNGTIVE
La “Festa Manna” si svolge nel corso di tre giorni, di cui il più importante è certamente il lunedì in cui si celebra la solenne processione a cui prendono parte carri, cavalieri e gruppi folkloristici in abito tradizionale, provenienti da tutta la Sardegna. Un’atmosfera d’altri tempi, con una forte impronta identitaria, avvolge e affascina i visitatori. Le vie del paese, riccamente decorate, vengono ricoperte di petali in attesa del passaggio del simulacro e della reliquia, in un tripudio di colori e profumi.